COMPAGNIA TEATRO VENETO CITTA' DI ESTE SOC. COOP. A R.L.


CALLE DELLA MUSICA, 13 35042 ESTE (PD)
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PRESIDENTE: RIATTI RENZO
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indirizzo corrispondenza



Direttivo

Direttore ArtisticoBACCINI STEFANOCONTATTA
Vice-PresidenteFORTIN GIANFRANCOCONTATTA
ConsigliereSAGGIORATO SANDRACONTATTA
ConsigliereVERONESE UGOCONTATTA

Alla sua fondazione, nel 1914, la Compagnia raccolse direttamente l'eredità di un'intensa attività filodrammatica già fiorente a Este (Padova) a metà dell'Ottocento, documentata presso lo scomparso Teatro Sociale. Il primo repertorio fu subito legato al teatro veneto "contemporaneo" (Giacinto Gallina, Riccardo Selvatico) e classico goldoniano.. Il palcoscenico era quello del Cinema Teatro Famiglia della Parrocchia del Duomo (anch’esso oggi scomparso), a fianco dell’oratorio dell’Annunziata. Tra le due guerre, quando il gruppo iniziò a fregiarsi stabilmente della denominazione “Città di Este”, l'interesse si spostò dalla scena dialettale a due diversi ambiti: il teatro cattolico e patriottico (tra gli autori: mons. Giuseppe Flucco, Primo Piovesan, Primo Cesare Ambrosi, Salvator Gotta); e la scena nazionale, con gli autori più in voga all'inizio del secolo: Giuseppe Giacosa, Gerolamo Rovetta, Roberto Bracco, Dario Niccodemi. Dal secondo dopoguerra il repertorio veneto tornò a prevalere, divenendo dal 1948 esclusivo campo d'azione della Compagnia: è di quell'anno la prima messinscena dei Balconi sul Canalazzo di Alfredo Testoni, nella celebre versione veneziana del grande attore e capocomico Gino Cavalieri. Nel 1950 la "Città di Este" rappresentò le Tre Venezie al primo Convegno Nazionale per gruppi dilettanti organizzato al Piccolo Teatro di Milano. Al nome del commediografo Gino Rocca (1891-1941) sono poi legati alcuni tra i maggiori successi della Compagnia, che ha interpretato più volte i principali titoli del repertorio dialettale del commediografo: "Se no i xe mati no li volemo", "L'imbriago de sesto" e soprattutto "Sior Tita paron", dal 1948 vero e proprio "cavallo di battaglia" per quasi trent'anni (allestito nuovamente nel 2010), e l’atto unico "Checo". Altro memorabile successo del gruppo, la commedia "Don Checo" di Attilio Rovinelli: lo stesso Gino Cavalieri, autore della versione dialettale, ne passò personalmente il copione (inedito) alla "Città di Este" nel 1958. Nel 1978 la Compagnia ha dato vita al Teatro dei Filodrammatici, ricavato in un ex oratorio del Seicento concesso in uso dal Comune di Este, che ha realizzato un radicale restauro nel 2013. Da allora il gruppo ne organizza annualmente l'attività con formazioni d'ambito interregionale ed ospitando altre iniziative artistiche e socio-culturali. In oltre cent'anni di palcoscenico la Compagnia "Città di Este" ha attraversato in modo pressoché completo la drammaturgia storica veneta: dal Cinquecento di Ruzante, al Settecento di Goldoni e dell'abate Chiari; all'Ottocento di Selvatico, Gallina ed Edoardo Paoletti; al Novecento di Rocca, Renato Simoni, Arturo Rossato, Alberto Colantuoni, Arnaldo Fraccaroli, Arnaldo Boscolo e Carlo Lodovici, fino a Carlo Terron, con un’attenzione particolare per l’opera di Enzo Duse.


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